Intervistato da Il Biellese, il presidente della Sezione Lanifici dell'Unione Industriale Biellese, Ettore Piacenza, ha raccontato le prospettive e le sfide del settore tessile.
"Investire è da sempre la priorità per le imprese che vogliono guardare al futuro con lungimiranza ed è vitale: non farlo, significa restare fermi, rischiare di restare indietro - ha spiegato Piacenza, commentando la necessità di investimenti da parte delle imprese -. Ecco perché è fondamentale il ruolo dello Stato per supportare adeguatamente le imprese che investono".
Investire in sostenibilità, innovazione, digitalizzazione
"Oggi gli ambiti che è necessario considerare per lo sviluppo dell’impresa sono quelli della sostenibilità, dell’innovazione, della digitalizzazione - prosegue Piacenza -. Realizzare produzioni sempre più sostenibili, infatti, è un’esigenza che risponde alla riduzione di costi e risorse impiegate, ma è anche un’azione strategica per distinguersi rispetto ai competitor internazionali dal punto di vista del rispetto degli standard volontari di sostenibilità e, contemporaneamente, per rispettare una sempre più stringente normativa a livello europeo e italiano.
A questo proposito, mi auguro che la tendenza “green” della politica europea verso normative dalle maglie sempre più strette possa evitare di scadere nel mero ideologismo per guardare invece con attenzione e concretezza ad una transizione ecologica con le imprese e non contro di esse.
Investire in sostenibilità, dunque, si traduce di conseguenza in investimenti in tecnologia e innovazione, soprattutto dal punto di vista della digitalizzazione, per introdurre strumenti e metodologie più efficienti a beneficio di processi più funzionali per le persone e per l’ambiente. A tutto ciò si aggiungono gli investimenti sulle persone e sulle loro competenze, che sono fondamentali per ogni impresa".
Nuovi modelli per le imprese
A proposito della necessità di affrontare un cambiamento che vedrà l’industria transitare verso nuovi modelli, il presidente della Sezione sottolinea: "L’industria manifatturiera sta facendo i conti con la necessità di adottare un nuovo paradigma che mette al centro dell’organizzazione le persone e che si inserisce in un sistema diffuso di stakeholder, in cui l’impresa è motore di benessere non solo dal punto di vista economico. Si tratta di un cambio di prospettiva molto importante ed essenziale soprattutto quando l’azienda si rivolge alle giovani generazioni per attrarre talenti. Da tempo come Uib realizziamo diverse iniziative per dialogare con i ragazzi e fare conoscere loro la realtà manifatturiera e le opportunità legate alle professioni specifiche dell’industria. A questa attività si è aggiunto anche un progetto dedicato proprio a fare crescere l’attrattività delle imprese grazie ad un vero e proprio percorso".
Le prospettive per il futuro
"Le previsioni degli imprenditori per i primi mesi del 2024 non sono positive e scontano l’alta incertezza sugli scenari geopolitici internazionali - ha ridabito Piacenza -. Recentemente, poi, si è aggiunta la crisi del Mar Rosso che rischia di penalizzare l’interscambio di merci a livello internazionale. Credo quindi che le prospettive per i prossimi mesi continuino a rivelarsi altamente complesse e che gli scenari saranno in continua evoluzione in base a variabili globali. Va anche sottolineato che, ormai, dopo le crisi degli ulti anni, gli imprenditori sono stati costretti ad abituarsi a “navigare a vista”, sviluppando una più spiccata visione strategica di breve periodo accanto alla visione di lungo periodo".