Il Corriere di Torino dedica un ampio approfondimento al Biellese. Il distretto viene raccontato attraverso i dati, le storie delle sue imprese e delle iniziative che lo animano. Fra le voci citate, non poteva mancare quella del presidente dell'Unione Industriale Biellese Giovanni Vietti che, nel suo intervento pubblicato oggi, traccia le linee e le priorità per lo sviluppo del territorio.
L'intervento del presidente Uib
"Abbiamo attraversato una situazione molto difficile e altrettanto complessa sarà la gestione della ripresa: con questa consapevolezza possiamo affrontare il futuro tirandoci su le maniche, con determinazione e un po’ di ottimismo.
Un fattore che sarà determinante per vincere la sfida della ripresa è la capacità che, come territorio, avremo di cogliere i fondi messi a disposizione attraverso il PNRR. Rispetto ai 6 assi su cui è articolato il Piano, vorrei ora concentrarmi su tre aspetti che ritengo fondamentali per il Biellese".
Rivoluzione verde e Transizione ecologica
"Stiamo lavorando per realizzare uno dei 4 Recycling hub per il settore tessile che sono stati indicati dal PNRR a livello nazionale. Si tratta di un progetto di ampio respiro, che va oltre i confini locali: lo stimolo e la sollecitazione ci sono arrivati dall’Assessore regionale Elena Chiorino, che ringrazio. Lo faremo in totale sintonia e integrazione con quanto sta progettando Sistema Moda Italia.
Un Recycling Hub del tessile in Piemonte, ed in particolare a Biella, ha senso perché qui abbiamo la presenza di imprese tessili di eccellenza lungo tutta la filiera produttiva; qui sono presenti competenze di assoluto rilievo; qui esiste un Polo di Innovazione Tessile e una sede del CNR Stiima dedicato alla ricerca applicata; qui è nata Tessile e Salute; qui abbiamo un Its Tessile Abbigliamento Moda che è il primo del settore a livello nazionale. E’ un progetto ambizioso, certamente, ma poggia su basi solide e idee concrete. Grazie alla sinergia a livello regionale e nazionale, Biella ha le carte in regola per riuscire a realizzarlo".
Istruzione e ricerca
Lo sviluppo delle competenze, da anni è al centro dell’azione dell’Unione Industriale Biellese. Il nostro territorio dispone di un articolato e ricco sistema della formazione, che è particolarmente focalizzata sul settore tessile. Mi riferisco in particolare all’Istituto Tecnico Superiore Tessile Abbigliamento e Moda e all’Academy di Città Studi. In entrambi i casi, risulta vincente il modello formativo che mette al centro il dialogo fra imprese e agenzie formative attraverso l’associazione. Ora è indispensabile puntare su una più stretta collaborazione fra ITS TAM, CNR Stiima e Po.in.tex per massimizzare i possibili risultati grazie al proficuo scambio che alle scuole e alle imprese includa anche la ricerca.
Un ulteriore sviluppo del nostro ITS, inoltre, punta alla creazione di nuovi laboratori e nuovi corsi sulle frontiere del tessile e su altri settori affini".
Infrastrutture
Il terzo punto tocca un tema trasversale e imprescindibile: le Infrastrutture per una mobilità sostenibile. La necessità di poter avere infrastrutture adeguate che siano coerenti con una visione di apertura e integrazione, non può essere ostacolata da interessi del singolo orticello o da ingiustificabili lungaggini burocratiche.
Biella è l’unica provincia piemontese a non avere treni diretti verso le aree metropolitane di Torino e Milano. E’ una situazione paradossale, che si trascina da anni e che vede il territorio unito nell’elaborare proposte concrete a cui fa eco, purtroppo, un assordante silenzio da parte degli enti preposti.
Per quanto riguarda le infrastrutture digitali, inoltre, l’unica speranza è che l’infrastruttura sia realizzata a livello centrale. Lasciare l’iniziativa ai singoli, significa rischiare di scontare situazioni confuse, poco efficienti e poco efficaci.
Solo se il territorio può contare su adeguati collegamenti infrastrutturali verso l’esterno potrà davvero riuscire ad aprirsi alla ripresa, valorizzando l’identità di distretto manifatturiero e abbracciando nuove opportunità come il turismo. Non a caso Biella è Città Creativa UNESCO.
L’azione della politica - locale, presente a livello regionale e nazionale - deve quindi essere incisiva, puntuale e a supporto di un territorio che, con le sue imprese, si merita di ripartire con una visione di futuro che sia degna del suo passato".
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