
Christian Ferrari, presidente della Piccola Industria dell'Unione Industriale Biellese, è intervenuto sul Biellese sul tema della digitalizzazione in rapporto alle piccole e medie imprese, a partire dai dati. Secondo il Rapporto Confindustria 2025 sull’Intelligenza Artificiale per il Sistema Italia, che Silvio La Torre, Senior Professional Digitale e Filiere di Confindustria, ha presentato a ottobre in occasione della scorsa edizione del Biella Digital Summit, nel 2024 l’8,2% delle imprese italiane utilizza almeno una tecnologia di intelligenza artificiale. Un segnale positivo, ma ancora troppo contenuto.
Pochissime PMI usano l'Intelligenza Artificiale
Il dato più significativo riguarda le PMI, che costituiscono oltre il 99% del tessuto produttivo italiano: solo l’1,4% delle imprese sotto i 50 addetti ha implementato soluzioni di intelligenza artificiale per più di tre finalità aziendali: “È qui che si gioca la vera sfida del nostro sistema industriale - commenta Christian Ferrari, presidente Comitato Piccola Industria dell’Unione Industriale Biellese, con delega alla Digitalizzazione -: colmare il gap digitale che separa le piccole imprese dal futuro”.
Serve una cultura d'impresa aperta all'innovazione
Eppure, nel mondo industriale, l’IA è già realtà: si trova nei sistemi di manutenzione predittiva, nei gemelli digitali che monitorano gli impianti, nei sistemi di visione artificiale che controllano la qualità o prevedono i costi di produzione. Ma la tecnologia da sola non basta. “Servono dati di qualità, competenze digitali diffuse, e soprattutto una cultura d’impresa aperta all’innovazione – prosegue Ferrari -. Il rapporto lo dice chiaramente: tra le principali barriere all’adozione dell’IA ci sono i costi elevati (49%) e la mancanza di competenze digitali adeguate (55%). È su questi fronti che dobbiamo agire insieme (istituzioni, imprese, associazioni) con percorsi di formazione, accompagnamento e politiche industriali coerenti”.
Come Uib vogliamo rendere l'innovazione accessibile alle PMI
Come Unione Industriale Biellese, sottolinea Ferrari “abbiamo una missione chiara: rendere l’innovazione accessibile alle PMI. Significa diffondere esempi concreti, promuovere nuove competenze, valorizzare le esperienze di chi ha già iniziato questo percorso. L’intelligenza artificiale non è un destino che subiamo, ma uno strumento che possiamo e dobbiamo governare. Il Biella Digital Summit nasce proprio con questo spirito: aiutare le imprese a comprendere, a sperimentare, a collaborare, affinché il nostro futuro digitale non sia scritto da pochi giganti, ma da migliaia di piccole e medie imprese che avranno avuto il coraggio di cambiare passo”.