Il legame fra agricoltura, tessuti naturali, inquinamento da microplastiche ed economia circolare sarà al centro di "Innovazione gentile, verso un futuro sostenibile nel settore tessile", organizzato a Cherasco giovedì 14 novembre da Fondazione DIG421 e Slow Fiber.
Accanto a Barbara Nappini (Presidente Slow Food Italia) e Dario Casalini (Fondatore Slow Fiber) interverrà anche Lucia Bianchi Maiocchi di Vitale Barberis Canonico, che porterà la sua testimonianza su come trasformare il settore tessile attraverso modelli d’impresa responsabili e il rafforzamento della filiera.
Il progetto Slow Fiber
L’obiettivo delle aziende che aderiscono a Slow Fiber sta nella volontà di creare prodotti belli, sani, puliti, giusti e durevoli, nel rispetto dell’ecosistema e della dignità dei lavoratori.
Inoltre, Slow Fiber si impegna attivamente nell’accompagnare le aziende che vogliono prendere parte al cambiamento nel percorso verso la sostenibilità dei loro sistemi di produzione. Questo perché la forza di Slow Fiber risiede proprio nella rete delle imprese del tessile italiano che attraverso il proprio operare dimostrano che è possibile creare prodotti per il vestire e l’arredare che siano non solo belli e sani, ma anche puliti perché l'impatto ambientale dei processi produttivi è ridotto e giusti perché rispettano i diritti dei lavoratori.
Sono molte le aziende biellesi che aderiscono a Slow Fiber, una rete in continua espansione, che punta a coinvolgere il maggior numero di aziende possibili per realizzare concretamente un cambiamento positivo nel mondo del tessile.