Con un’ampia partecipazione di pubblico, giovedì 20 ottobre abbiamo dato il via ai lavori della nuova edizione del Club Oltre, i cui incontri ci accompagneranno fino a maggio 2023. Lo abbiamo fatto con un ospite d’eccellenza: il giornalista, scrittore e opinionista Alan Friedman che è stato intervistato da Catia Barone, giornalista RAI e moderatrice di tutti gli incontri di questa edizione del Club.
I saluti del Presidente Vietti e l’intervento di Paolo Barberis Canonico
La serata si è aperta con i saluti del Presidente Giovanni Vietti che ha sottolineato come uno dei valori centrali di Unione Industriale Biellese sia la possibilità di incontrarsi, di confrontarsi su temi condivisi, di mettere a fattor comune le proprie esperienze: in una parola, “fare network”. “Questo è un valore che caratterizza la vita associativa”, ha affermato il Presidente, “e che è al centro anche di questa iniziativa. Un network che oggi, per l’avvio del Club OLTRE, abbiamo deciso di aprire a tutti gli imprenditori.“
Assieme al Presidente sul palco, Paolo Barberis Canonico Vice Presidente di UIB per lo Sviluppo delle Filiere, Economia d'Impresa e Sostenibilità, promotore e ideatore e del Club Oltre, ha raccontato la positività dell’esperienza delle prima edizione del Club. Un percorso che ha visto gli imprenditori biellesi incontrare grandi personalità imprenditoriali come Simone Miatton, presidente e AD di Michelin Italia SpA; Giuseppe Pasini, presidente di Feralpi Group; Marco Lavazza, vice presidente di Luigi Lavazza SpA, Maurizio Marchesini, presidente di Marchesini Group SpA e vice presidente di Confindustria alle filiere e medie imprese.
“E’ stata un’esperienza arricchente, che ha lasciato spunti interessanti ai partecipanti”, ha sottolineato il Vice Presidente, “che hanno colto elementi strategici e pragmatici. Per questo siamo lieti di continuare il percorso del Club con una nuova edizione altrettanto ricca di incontri stimolanti per lo sviluppo delle strategie delle aziende biellesi”.
L’intervista a Alan Friedman
Siamo entrati nel vivo dell’incontro con l’intervista di Catia Barone a Alan Friedman. Moltissime e di grande interesse per la platea di imprenditori le domande formulate da Catia Barone. Ne citiamo alcune: “In quale contesto stanno lavorando oggi le imprese? Quale riforma energetica potrebbe aiutare davvero l’Italia? Con quali Paesi le aziende dovrebbero sviluppare rapporti commerciali? Perché la produttività dell’Italia rimane inferiore rispetto a quella di molti altri Paesi Europei?
Attraverso il fil rouge di queste e altre domande Friedman ha delineato i principali fattori che faranno la differenza per lo sviluppo economico del nostro Paese. L’elemento fondante che è emerso per le future prospettive del nostro Paese e che consente una lettura del percorso storico degli ultimi decenni è la cultura.
E’ fondamentale lavorare sul nostro patrimonio culturale per valorizzarne gli aspetti che ci rendono unici e vincenti, un esempio fra tutti il Made in Italy, segno distintivo prezioso e meritato del nostro Paese, improntato sull’altissima qualità. Ma anche mettere a fuoco quegli elementi che rappresentano un limite al nostro sviluppo: la scarsa propensione al cambiamento e al fare squadra, la visione spesso negativa dei simboli del successo, una mentalità che non premia le donne e i giovani sul lavoro, la sfiducia che spesso nutriamo nel nostro Paese.
Da dove ripartire dunque? Dalla cultura. In famiglia, nelle scuole e anche attraverso eventi come quello del Club Oltre in cui parliamo di questi temi, aumentiamo la consapevolezza dei nostri punti di forza e di debolezza, e alimentiamo la voglia di cambiare.
Le domande dei partecipanti
Hanno partecipato all’evento più di 60 imprenditori, che si sono aperti al dialogo con Friedman con considerazioni, contributi e domande. Esperienze che arrivano dal lavoro sul campo quotidiano in azienda e che esprimono il vissuto, la visione e gli orientamenti dei nostri imprenditori.
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