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Rappresentanza - News - 18/03/2021

Francesco Ferraris: "Più sostenibilità nelle scuole e un nuovo progetto di orientamento per le medie"

Education, le iniziative e i cambiamenti in atto spiegati dal vice presidente Uib

 

Continua il ciclo di interviste "L'imprenditore in prima linea". Oggi il vice presidente con delega all'Education, Francesco Ferraris, traccia il quadro in cui sta cambiando il territorio e la formazione, mettendo al centro i giovani e anticipando le prossime iniziative dell'Unione Industriale Biellese.

 

Come cambia e cambierà la formazione?

Diffondere la consapevolezza e la cultura della sostenibilità a tutti i livelli è una delle leve di sviluppo non solo della scuola, ma anche della società e dell’impresa.

Nei prossimi anni gli investimenti privati si concentreranno per oltre il 90% in ambiti “green” e, allo stesso tempo, le nuove generazioni guardano a questo tema con grande attenzione e consapevolezza. Uno sviluppo orientato alla sostenibilità non è “solo” una questione etica: oggi è un’opportunità, presto sarà una necessità.

Per tutte queste ragioni credo sia importante introdurre nei percorsi formativi una visione più ampia e trasversale del concetto di sostenibilità economica, ambientale e sociale, con l’obiettivo di rafforzare competenze specifiche e trasversali nelle diverse materie e nei diversi percorsi di studio.

 

Quali sono le iniziative da sviluppare?

Il territorio può contare su un sistema formativo articolato e specializzato in particolare nell’ambito tessile, in cui la collaborazione fra pubblico e privato, fra Regione e territorio, fra scuola e imprese, genera un circolo virtuoso.

Penso a Città Studi, che è strategica per il territorio. Alle Academy che possono formare figure specifiche. Penso all’ITS Tam, un fiore all’occhiello del Biellese.

 

La nostra azione si concentrerà sulla consapevolezza diffusa dell’importanza della formazione tecnica e scientifica a tutti i livelli e per i diversi settori, per recuperare l’orgoglio di essere un “tecnico”, l’orgoglio di lavorare nell’industria. Questa presa di coscienza è importante perché il talento tecnico, che tanto serve alle imprese, non venga sminuito, privilegiando una formazione considerata più efficace. A questo scopo stiamo progettando una nuova iniziativa di orientamento che coinvolgerà gli studenti delle scuole medie.

 

 

Quanto conta la collaborazione con i docenti per il successo dei progetti che uniscono scuola e impresa?

E’ fondamentale perché, come in ogni ambito, è la passione con cui le persone svolgono il proprio mestiere a fare la differenza.  Molti dei nostri progetti hanno avuto successo anche grazie ai docenti che si sono dedicati con entusiasmo e disponibilità ai ragazzi, grazie al ruolo preziosissimo che hanno nei confronti degli studenti e di tutta la comunità.

Sono profondamente convinto che ogni docente possa essere un punto di riferimento di grande utilità per i giovani, un esempio e guida per orientarsi nel percorso scolastico e più in generale nella vita. Insegnare significa riuscire a trasmettere anche l’orgoglio del “saper fare”, uno dei valori centrali della nostra cultura di impresa.

 

Riusciremo a raggiungere un traguardo importante quando, nel dialogo fra scuola e impresa, sarà possibile costruire percorsi efficaci per formare tutte le figure professionali necessarie ad ogni livello dell’organizzazione aziendale, ben sapendo che ogni ruolo è fondamentale: a partire dall’operaio passando al capo reparto fino al manager.

 

Come è cambiata la visione del futuro negli ultimi mesi?

Credo che sia necessario cogliere l’opportunità insita in questo periodo di grandi cambiamenti per costruire la visione di ciò che vogliamo per il territorio. E la chiave di volta, in questo senso, sta nella capacità che abbiamo di riuscire a coinvolgere i giovani perché abbiano consapevolezza rispetto alle scelte che stanno facendo oggi per la loro carriera formativa e rispetto al lavoro che vorranno fare domani.

 

Da tempo l’Unione Industriale Biellese collabora con gli istituti scolastici presenti sul territorio attraverso progetti e iniziative che hanno proprio l’obiettivo di consolidare il dialogo fra mondo della scuola e mondo delle imprese. Ad esempio l’introduzione nei percorsi scolastici di elementi che sviluppino le competenze richieste delle aziende, i percorsi di alternanza e i progetti che hanno visto collaborare studenti e imprenditori.

 

Il comune denominatore è sempre stato quello di “aprire le porte” delle aziende agli studenti e ai docenti, attraverso varie modalità, con l’impegno in prima persona degli imprenditori per raccontare la propria realtà manifatturiera e la passione che li anima. Si è instaurato un dialogo costante in cui gli imprenditori hanno voluto rivolgersi direttamente ai ragazzi, perché è di loro che le imprese hanno bisogno, perché negli studenti si accenda la passione e la voglia di contribuire allo sviluppo delle imprese e del territorio con il loro talento e il loro entusiasmo.

 

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