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Rappresentanza - News - 09/07/2025

Dazi, sostenibilità, passaggio generazionale, formazione

I temi sviluppati dal presidente dei Lanifici, Ettore Piacenza, nell'intervista sul Biellese

 

In occasione di Milano Unica, il presidente della Sezione Lanifici dell'Unione Industriale Biellese, Ettore Piacenza, intervistato dal Biellese, ha tracciato le priorità, le sfide e le prospettive del settore, sviluppando temi centrali quali i dazi, la sostenibilità, il passaggio generazionale e la formazione.

 

Dazi, rischio economico e simbolico

"La situazione è molto preoccupante - ha spiegato Piacenza -. Il raddoppio dei dazi, in un contesto già estremamente competitivo e con margini sempre più ridotti, rischia di penalizzare pesantemente un’industria che esporta una quota significativa del proprio valore aggiunto.
Il Biellese, con il suo forte orientamento all’export e la sua specializzazione in prodotti di altissima gamma, è particolarmente esposto. Il rischio non è solo economico, ma anche simbolico: colpire il tessile italiano significa colpire l’identità manifatturiera ed estetica del nostro Paese. Serve una risposta politica europea forte e serve che il sistema Paese si mobiliti a tutela di chi, come noi, produce valore reale".

 

Sostenibilità, i nostri punti di forza sono l'acqua e il saper fare

"Le imprese biellesi stanno affrontando con grande serietà il tema della sostenibilità, non come moda ma come trasformazione strutturale - ha proseguito il presidente dei Lanifici -. Molte aziende hanno già investito in energia rinnovabile, tracciabilità, certificazioni ambientali e responsabilità sociale lungo tutta la filiera. Altre stanno avviando questo percorso con determinazione.
Il nostro territorio ha due punti di forza unici: l’acqua, che ci permette processi tintoriali e di finissaggio d’eccellenza, e un saper fare tramandato nei secoli, che oggi si fonde con tecnologie sempre più evolute. La sostenibilità per noi non è uno slogan, è un percorso concreto che si misura nei fatti".

 

Coniugare storia e innovazione

Sul tema della ricerca e innovazione, Piacenza afferma: "Fare innovazione in un settore maturo è difficile, ma proprio per questo è indispensabile. Nel Biellese parliamo di processi digitali, intelligenza artificiale, analisi predittiva ed eco-design. La vera sfida è coniugare la nostra storia con l’innovazione di prodotto e di processo. Chi riesce in questo passaggio non solo sopravvive, ma prospera anche in mercati complessi come quelli di oggi. Serve però un sistema più connesso, dove ricerca, imprese e istituzioni parlino lo stesso linguaggio".

 

Puntare sulla formazione

"Il tessile cerca ancora molte figure tecniche - ribadisce Piacenza - : addetti alla tessitura, finissaggio, controllo qualità, ma anche tecnologi di processo, esperti di sostenibilità, designer di prodotto. Il problema non è solo la carenza numerica, ma anche l’incontro tra domanda e offerta. Il sistema scolastico ha fatto passi avanti, ma c’è ancora troppo divario tra ciò che si insegna e ciò che le imprese chiedono. Serve più orientamento, più formazione duale, più collaborazione tra scuole, ITS e imprese. Coinvolgere i giovani significa aprire le porte delle aziende, raccontare storie vere, far toccare con mano il valore di un lavoro concreto e creativo".

 

 

 

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