"Il contesto geopolitico internazionale, complesso e in continua evoluzione, contribuisce a rendere il mercato dell’energia sempre più instabile. Questo scenario rende difficile prevedere con precisione l’andamento del settore nel 2025, ma una cosa è certa: i costi energetici continuano a gravare pesantemente sulle imprese, in particolare su quelle manifatturiere". Così Pier Francesco Corcione, direttore generale dell'Unione Industriale Biellese, interviene oggi su Eco di Biella, commentando la situazione e prospettive dei costi energetici per le imprese.
"Rispetto alla media del periodo pre-Covid - prosegue Corcione - nel 2024 i costi energetici per le aziende sono aumentati del 70%. Sebbene i prezzi si siano stabilizzati rispetto allo scorso anno, il contesto attuale presenta comunque sfide significative. Un esempio è l’eliminazione del credito di imposta, che in passato ha rappresentato un supporto utile, anche se non strutturale, per le imprese. Lo stesso vale per il mercato del gas".
Cercare di analizzare gli scenari possibili è molto complesso: "Non prevedo un ritorno ai picchi di prezzo del 2022 - prosegue Corcione - ma sarà fondamentale gestire le oscillazioni dei costi in modo pragmatico, senza allarmismi. È necessario agire con rapidità ed efficacia sui meccanismi che determinano i prezzi delle materie prime, combinando misure contingenti per sostenere le imprese nel breve termine con interventi strutturali, come la separazione tra il costo dell’energia elettrica e quello del gas".
Infine Corcione ricorda gli strumenti a supporto delle imprese: "Come UIB, ribadiamo il nostro impegno attraverso il Consorzio Biella Energia, attivo dal 2000 e composto da circa 30 imprese. Essere parte del Consorzio significa beneficiare di condizioni vantaggiose per l’acquisto di energia e gas, grazie anche al supporto e alla consulenza di esperti del settore."