L’indagine congiunturale realizzata da Unione Industriale Biellese rispetto alle previsioni degli imprenditori sul primo trimestre 2025 rileva un lieve miglioramento delle aspettative sulla produzione e agli ordini, delineando una sostanziale stabilità rispetto al periodo precedente.
Ecco il saldo fra pessimisti e ottimisti dei principali indicatori sulle previsioni degli imprenditori biellesi dell'industria manifatturiera e del terziario per il primo trimestre 2025:
Il commento di Paolo Barberis Canonico, presidente Uib
A commentare l’indagine è Paolo Barberis Canonico, presidente Uib: "Nonostante il perdurare della congiuntura negativa, si scorgono i primi segnali di un arresto della tendenza con un lieve miglioramento delle previsioni degli imprenditori rispetto alla produzione industriale e agli ordini. Il sentiment biellese resta più pessimista rispetto alla media regionale ma sta iniziando l'inversione del trend e, ad una lettura più attenta dei dati, emerge che la maggior parte delle risposte degli imprenditori è all'insegna della stabilità. E' dunque fondamentale supportare le imprese nell'accesso al credito e negli investimenti, a partire da Industria 5.0. L'auspicio è che nei prossimi mesi possano consolidarsi i segnali di una risalita e di una ripresa più significativa verso la fine dell'anno".
Le parole di Andrea Amalberto, presidente di Confindustria Piemonte
“Gli investimenti privati anche nel 2025 rappresentano la migliore politica industriale possibile. E ciò è tanto più vero per le pmi. Gli interventi inseriti nella manovra di bilancio sull’Ires premiale e i correttivi sul piano Industria 5.0, possono infatti tenere attiva questa fondamentale leva di sviluppo e crescita dimensionale delle imprese, integrandosi alle risorse che arrivano dal Pnrr dal fronte pubblico. Ciò sarà tanto più vero se il credito non sarà soffocato dal calo dei tassi, e se gli aumenti del costo dell’energia saranno gestiti senza allarmismi, intervenendo sul metodo di formazione del prezzo del gas. L’insieme di questi interventi, in un quadro oramai stabilmente complesso a livello geopolitico, è la premessa per tornare a crescere, mantenendo gli attuali livelli di occupazione e quindi di utilizzo degli impianti”.