E' stata ospitata a Biella, negli spazi di MeBo Experience, la riunione della Commissione Agroalimentare di Confindustria Piemonte: "Sono felice che il presidente Brugo Ceriotti abbia accolto l'invito a organizzare un incontro a Biella - ha esordito Andrea Bonino, presidente Sezione Alimentari e Bevande dell'Unione Industriale Biellese, che ha fatto "gli onori di casa"-. E' un modo per far conoscere ai colleghi piemontesi le diverse realtà del territorio ed esempi più unici che rari come il nostro MeBo Museum, nati dalla sinergia fra due aziende e dall'amicizia di due imprenditori, per il territorio".
Le parole del presidente Marco Brugo Ceriotti
Al centro dell'incontro, gli scenari economici tracciati dal centro studi di Intesa Sanpaolo: "Grazie alla collaborazione con gli esperti di Intesa Sanpaolo potremo sviluppare, nel corso del 2025, un'analisi dedicata alle nostre imprese piemontesi del settore, per indagarne il sentiment e le prospettive - ha affermato Marco Brugo Ceriotti, presidente Commissione Agroalimentare Confindustria Piemonte -. Ritengo infatti che sia fondamentale partire dai dati accurati per poter elaborare strategie adeguate ad uno scenario che, come sappiamo, è in continuo e veloce cambiamento".
I dati del settore
Loredana Virdis, Direttore Area Agribusiness Piemonte Nord, VdA, Sardegna, ha sottolineato come anche in Piemonte il settore agroalimentare sia uno dei pilastri dell'economia regionale dalle eccellenze ampiamente apprezzate e riconosciute anche oltre i confini nazionali. Produzioni ad opera di imprese agricole e della trasformazione alimentare che necessitano di intercettare le risorse finanziarie e le opportunità del PNRR e della Transizione 5.0 anche tramite i più efficaci strumenti di accompagnamento nei mercati stranieri. Per questo Intesa Sanpaolo ha reso disponibili 15 miliardi di euro nell’ambito del programma Il tuo futuro è la nostra impresa quale leva di sviluppo per le medie, piccole e micro imprese dell’agroalimentare al fine di favorirne la crescita anche in chiave digitale, energetica e sostenibile.
Enrica Spiga, Economista Research Department di Intesa Sanpaolo, ha illustrato le caratteristiche dell'agroalimentare in Piemonte, mettendo in luce i punti di forza e le sfide future. L’industria alimentare e delle bevande in Piemonte ha prodotto un valore aggiunto di 3,4 miliardi nel 2021(+2,3% rispetto al 2020) con un peso sul totale nazionale che sale all’11%. Risultano censite 52 mila aziende agricole e la dimensione media delle aziende agricole piemontesi è più alta della media italiana. L'indice di specializzazione dell'industria alimentare e bevande evidenzia le produzioni di cioccolateria, riso, caffè e vino.
Per quanto riguarda il vino, in particolare, il Piemonte è la quinta regione italiana per produzione nel 2023, con quasi 2 milioni di ettolitri, in calo rispetto ai 2,4 milioni di ettolitri del 2022 a causa degli eventi climatici e di agenti patogeni e le prime stime per il 2024 segnano un buon recupero (+10%). In Italia il 75% circa della produzione di vino è certificata DOP/IGP; in Piemonte la percentuale è quasi al 95%.
E' un settore con grande attenzione alla qualità certificata. Sono 88 le produzioni DOP/IGP in Piemonte, di cui 24 Cibi , 60 Vini e 4 Spirits. È la regione italiana con il maggior numero di produzioni DOP/IGP nei Vini (seguono Toscana con 58 e Veneto con 53).
Le esportazioni agro-alimentari regionali sono cresciute del 143% dal 2008 al 2023, passando da 3,6 miliardi di euro a quasi 8,9 miliardi: una dinamica che prosegue anche nel 2024 (+ 2,7% nel primo semestre).
Emerge un territorio che si distingue per le strette connessioni di filiera che legano il comparto, dalla produzione agricola e allevamento per le materie prime, fino alla lavorazione dei prodotti, incentrato sulla qualità.
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