CHI SIAMO
IMPRESE
SERVIZI
NOVITÀ
CONTATTI
HOME > News > Competenze e lavoro. L`indagine Confindustria e le sfide delle imprese

Formazione - News - 17/12/2024

Competenze e lavoro. L'indagine Confindustria e le sfide delle imprese

L'intervento di Francesca Di Dio Busa, Vicepresidente dell’Unione Industriale Biellese con delega all’Education

 

Si è tenuto nei giorni scorsi presso Confindustria Roma l’evento “Competenze e lavoro: l’Indagine Confindustria e le sfide delle imprese”,   un'importante occasione per approfondire le implicazioni dei principali trend sul mondo imprenditoriale e analizzare strategie efficaci per affrontare la sfida delle competenze. L’evento, fruibile sia in presenza che in streaming, ha messo in evidenza il ruolo cruciale delle imprese  nel reagire a queste criticità investendo in formazione e collaborando con il sistema educativo.

 

L'indagine di Confindustria: mismatch e sfide del mercato del lavoro

Secondo l’Indagine Confindustria sul lavoro 2024, presentata durante l'evento, oltre due terzi delle imprese italiane segnalano difficoltà nel reperire competenze adeguate. Le principali problematiche riguardano profili tecnici (69,2%) e mansioni manuali (47,2% a livello nazionale, 58,9% nell’industria). Meno rilevanti le carenze nelle competenze trasversali (16,5%) e manageriali (8,3%). La situazione è particolarmente critica nei settori della transizione digitale (66,3%), dell’internazionalizzazione (32,5%) e della transizione green (15,1%).

L'indagine, che ha coinvolto 3.742 imprese, evidenzia una crescente difficoltà di reperimento, dal 26% delle posizioni nel 2019 al 45% nel 2023, pari a quasi 2,5 milioni di posti vacanti. Questa tendenza è accentuata nel settore industriale (73,5%) rispetto ai servizi (65%) e nelle grandi aziende (77,6%) rispetto alle piccole (64,8%).

Le aziende stanno reagendo puntando su formazione del personale interno (59,7%), consulenze esterne (49%) e iniziative educative come gli ITS Academy,  i percorsi per le competenze traversali e l'orientamento (PCTO), e i tirocini curriculari (28,5%). Nel 2023, il 66% delle imprese con difficoltà ha investito in formazione, con una forte incidenza nel settore industriale.

La situazione è aggravata dal declino demografico: tra il 2024 e il 2028, la popolazione in età lavorativa diminuirà di 850.000 unità, con una carenza stimata di 1,3 milioni di lavoratori per coprire il fabbisogno di occupazione.

Tra le strategie future, emergono l’importanza di anticipare i fabbisogni formativi attraverso analisi strategiche, costruire ponti tra scuola e lavoro (es. ITS e modelli innovativi), e rafforzare il reskilling e la formazione continua come strumenti competitivi.

 

Le parole di Lucia Aleotti, Vicepresidente Confindustria con delega al Centro Studi

“Le imprese italiane faticano a trovare profili adeguati in molti settori strategici, segno di un forte disallineamento tra competenze richieste e offerte. A peggiorare il quadro, contribuiscono il calo demografico e l'invecchiamento della popolazione, che amplificano la carenza di lavoratori, rendendo necessario aumentare la partecipazione al mercato del lavoro e attrarre immigrati qualificati. Il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro non riguarda solo le imprese, ma l’intero Paese, compromettendone lo sviluppo economico. Serve un approccio sistemico che coinvolga istituzioni, aziende e sistema educativo in uno sforzo comune e coordinato per rispondere a questa sfida.”

 

L’intervento di Francesca Di Dio Busa: collaborare per formare e innovare le imprese

Durante il dibattito moderato da Claudio Tucci, giornalista de Il Sole 24 OreFrancesca Di Dio Busa, Vicepresidente dell’Unione Industriale Biellese con delega all’Education, ha illustrato le numerose iniziative avviate nel Biellese per anticipare i fabbisogni formativi delle imprese, evidenziando il ruolo determinante che l'Associazione UIB ha svolto nel supportare le aziende in un contesto economico e tecnologico in continua trasformazione. Biella, insieme a Prato, rappresenta uno dei pochi territori italiani con una filiera tessile completa. Partendo da questa unicità, ha spiegato come l’Unione Industriale Biellese abbia deciso di guardare al futuro, adottando misure concrete per salvaguardare e innovare le competenze fondamentali del settore. “Abbiamo scelto di investire sui giovani e sulle aziende per assicurare un futuro al nostro territorio” ha dichiarato Francesca Di Dio Busa. Tra le numerose iniziative strategiche, ha ricordato il progetto ITS TAM, avviato nel 2011, che ha visto un coinvolgimento diretto degli imprenditori nella selezione e formazione degli studenti, raggiungendo oggi oltre 200 iscritti.

 

Nel suo intervento, Francesca Di Dio Busa ha sottolineato come l’evoluzione tecnologica e la carenza di competenze rappresentino sfide decisive per il tessuto produttivo locale, composto prevalentemente da piccole imprese. “L’83% delle nostre aziende associate ha meno di 50 dipendenti. Queste realtà, spesso con risorse limitate, si sono interrogate su come formare personale adeguato alle proprie esigenze. La risposta è chiara: collaborare.” Ha portato come esempio l’Accademia Piemonte, nata con l’obiettivo di colmare il divario tra domanda e offerta di competenze. “Solo attraverso la rete, la condivisione delle necessità e la costruzione di soluzioni comuni possiamo superare la carenza di personale qualificato. Collaborando, possiamo innovare, crescere e attrarre nuovi talenti” ha spiegato, sottolineando il ruolo cruciale dell’associazione nel coordinamento e nel sostegno di tali iniziative.

 

La Vice Presidente ha concluso ribadendo che il capitale umano rappresenta il fulcro dell’innovazione e della competitività aziendale. “Non possiamo prescindere dall’evoluzione tecnologica e dall’aggiornamento continuo delle competenze. Sono le persone a fare le imprese.”

 

Con un approccio basato sulla collaborazione e sulla lungimiranza, il Biellese sta tracciando un percorso virtuoso per affrontare le sfide del mercato e mantenere il suo ruolo strategico nel panorama produttivo nazionale.

 

 

 

 

 

Siti partner:

Do not follow or index