Intervenuto su Eco di Biella, il presidente dell'Unione Industriale Biellese, Paolo Barberis Canonico, ha messo in luce il ruolo dell'imprenditore rispetto al territorio e ha tracciato le linee strategiche che orientano il suo mandato.
"L’imprenditore, con la sua capacità generativa di valore e di visione, è stato il tema centrale della nostra assemblea - ha ricordato il neo presidente -. Non si tratta, però, di una prospettiva autoreferenziale, anzi, testimonia l’impegno degli imprenditori, con l’Associazione che li rappresenta, in favore del territorio. Noi imprenditori, infatti, siamo da sempre, nella storia secolare del Distretto e ancora oggi, i principali protagonisti dello sviluppo locale non solo attraverso le nostre imprese, ma anche attraverso la responsabilità ampia che ci assumiamo per il luogo, l’ambiente ed il territorio in cui viviamo, consci del fatto che questa sia la chiave di un benessere duraturo e diffuso".
Le sei linee strategiche
"Le linee strategiche del mio mandato quadriennale - ha proseguito Barberis Canonico - toccano diversi ambiti che si intersecano fra loro e che riguardano, in una prospettiva più ampia, progetti strategici per tutto il Biellese. Obiettivi che, per essere raggiunti, necessitano del fondamentale dialogo con le istituzioni, a tutti i livelli: un’interlocuzione che, ad oggi, ha già portato significativi risultati grazie, in particolare, all’attenzione della Regione".
Un prima linea strategica è l’attrattività del territorio e delle imprese. Un secondo aspetto riguarda la trasformazione del settore tessile attraverso lo sviluppo dei centri di formazione, ricerca e riciclo, in primis il recycling hub del tessile. La terza è innalzare il livello delle competenze presenti nelle nostre imprese, in tutti i settori. La quarta linea strategica punta sull’ecletticità imprenditoriale per stimolare, favorire e sviluppare investimenti, idee e risorse in settori merceologici anche diversi dal tessile. La quinta vuole favorire l’apertura. La sesta riguarda la capacità di intercettare i flussi migratori e formare le persone per arginare il calo demografico e rispondere all’esigenza di personale da parte delle nostre imprese.