L’indagine congiunturale realizzata da Unione Industriale Biellese rispetto alle previsioni degli imprenditori sul terzo trimestre 2024 registra il peggioramento di tutti gli indicatori rispetto allo scorso trimestre.
Ecco il saldo fra pessimisti e ottimisti dei principali indicatori sulle previsioni degli imprenditori biellesi dell'industria manifatturiera e del terziario per il terzo trimestre 2024:
Il commento di Paolo Barberis Canonico, vice presidente Uib
A commentare l’indagine è Paolo Barberis Canonico, vice presidente Uib con delega all’Economia di Impresa, Sviluppo delle Filiere e Sostenibilità: "Le previsioni pessimistiche degli imprenditori biellesi riflettono il sentiment generale di prudenza a fronte di un rallentamento dell'economia e dell'aumento dell'incertezza. Mi riferisco, in particolare, alla contrazione della produzione di Germania e Francia e ad una ripresa della Cina al di sotto delle aspettative. Ad una debole domanda interna ed esterna si aggiungono altre variabili altamente complesse come l'inflazione, il calo del potere d'acquisto, l'innalzamento dei prezzi e, più in generale, l'instabilità geopolitica determinata dai conflitti ancora in corso. A fronte di prospettive così incerte, le imprese cercano di rispondere con un atteggiamento positivo che guarda alle prossime sfide: digitalizzazione, internazionalizzazione, transizione ecologica. Su questi temi il supporto all'Industria 5.0 è fondamentale".
Le parole di Andrea Amalberto, neo presidente di Confindustria Piemonte
“È evidente come pesino sulle previsioni per questo terzo trimestre, da un lato le incertezze legate alle varie tornate elettorali appena concluse, ma soprattutto il rallentamento della produzione industriale sia in Francia che in Germania. E trattandosi dei nostri due principali partner commerciali, l’effetto sulle nostre esportazioni e soprattutto sulle filiere dentro cui operano, è immediato. Ciononostante, registriamo un saldo positivo su investimenti e occupazione che indica chiaramente come la vocazione alla crescita delle nostre imprese sia forte. L’aumento del possibile ricorso alla cassa integrazione, che non è mai un segnale positivo, è fortemente collegato alle difficoltà del settore automotive, che è il cuore della nostra manifattura. Industria 5.0 e ulteriori incentivi sul settore auto, sono strumenti a disposizione del Governo, su cui le nostre imprese devono poter contare al più presto” commenta Andrea Amalberto, neo presidente di Confindustria Piemonte.