Laura Zegna, prima da sinistra, mentre interviene al panel
Si è volta alle Officine H a Ivrea, venerdì 2 dicembre, alla presenza del Ministro del Turismo Santanchè, la Prima Conferenza Internazionale sul Turismo industriale. Organizzata da Federturismo, Confindustria Canavese con il suo Gruppo Turismo, Cultura e Sport, all'iniziativa ha partecipato anche Laura Zegna, presidente della Sezione Turismo e Cultura dell'Unione Industriale Biellese.
Il patrimonio industriale italiano, riconvertito e trasformato in musei d'impresa e in siti di archeologia industriale, è diventato un tema di grande interesse anche per il turismo. Non poteva che essere Ivrea, la città ideale della rivoluzione industriale del Novecento e dal 2018 sito Unesco, la cornice ideale dalla quale partire per un evento dedicato a questo specifico segmento dell’industria turistica. Gli spazi, che in origine erano il cortile interno delle Officine Olivetti, hanno ospitato i lavori della giornata: un’occasione di riflessione e confronto fra diverse competenze partendo dalla preziosa eredità architettonica del progetto olivettiano a dimostrazione di come fare impresa sia fare cultura.
Un viaggio nel mondo di chi produce
Negli ultimi anni sono nati ovunque percorsi locali e regionali, reti di musei e veri e propri sistemi di promozione del territorio per conoscere l'Italia al di là del suo patrimonio artistico attraverso un nuovo approccio culturale. Fare turismo industriale significa scoprire le imprese, i prodotti e, attraverso questi, i territori dove le aziende si sono sviluppate. Un viaggio nel mondo di chi produce bene e, facendolo, crea cultura. Il nostro Paese deve però imparare a fare di più puntando sulla valorizzazione di questa grande risorsa che rappresenta un'importante opportunità di sviluppo economico e sociale dei territori.
L'intervento di Laura Zegna
"La Sezione turismo e cultura di UIB ha 22 aziende Biellesi operanti nel comparto che si incontrano periodicamente per un confronto integrato con gli enti istituzionali: Provincia, Comuni, GAL ed ATL. Ad esempio, UIB è da sempre accanto ai DocBi - Centro per la Documentazione e Tutela della Cultura Biellese che dal 1985 è impegnato nel contribuire al recupero e al mantenimento dell'identità del territorio, alla conoscenza, alla documentazione, alla conservazione della cultura e dell'ambiente biellese in tutti i vari aspetti. Il DocBi , con sede nella Fabbrica della Ruota a Pray , ex Lanificio Fratelli Zignone risalente al 1878 , lungo il torrente da dove traeva la forza motrice, ha iniziato e continua la raccolta e lo studio dei campionari dei lanifici biellesi".
La presidente della Sezione Uib ha ricordato le reti presenti da tempo sul territorio, fra cui i 15 ecomusei e le 4 realtà di Museimpresa, accennando inoltre al nuovo progetto del Centro Rete: "Grazie al costante lavoro di archiviazione, oggi è attiva la Rete degli Archivi Biellesi portale multitematico, con capofila la Provincia di Biella, il sostegno del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e della Regione Piemonte - ha spiegato Laura Zegna -. E’ un progetto pilota a livello nazionale dell’ANAI Associazione Nazionale Archivistica Italiana Sezione Piemonte e Valle d’Aosta, nato nel contesto del più vasto percorso progettuale degli Archivi della Moda del Novecento, iniziativa sviluppata nell’ambito del SAN Sistema Archivistico Nazionale. L’obiettivo è quello di coinvolgere associazioni, aziende, istituzioni pubbliche e private del territorio, senza più limiti di ambito merceologico e tematico. Il Centro Rete Archivi in collaborazione con l’Archivio di Stato e la Biblioteca Civica di Biella sta realizzando un’ APP di percorsi tematici cultural/turistici, anche in inglese che si snodano sul territorio, aggiungendo per ognuno la diversificazione della modalità di spostamento (se a piedi, in bici, in auto)".
La dichiarazione di Marina Lalli, presidente Federturismo Confindustria
"La forza evocativa dei grandi brand industriali italiani è innegabile, si lega alla storia dell'Italia e al nostro ‘saper fare'. Sono molte le imprese che hanno belle storie da raccontare e noi nella narrazione siamo voluti partire proprio dalla città industriale di Ivrea: un grande progetto che rispondeva alle trasformazioni industriali e sociali in atto e che ha saputo dimostrare come industria, tecnologia, bellezza e necessità delle persone possano convivere perfettamente. La visita alle fabbriche dismesse, agli archivi aziendali, ai musei e agli impianti industriali ancora attivi porta il turista a conoscere il territorio da un'altra angolazione e ad apprezzarlo per le produzioni e i vecchi stabilimenti che lo caratterizzano. E' importante che le imprese raccontino le loro origini e la loro storia per trasmettere anche alle nuove generazioni la cultura d'impresa e i suoi valori”.
Le parole di Gaetano di Tondo, presidente del Gruppo Turismo, Cultura e Sport di Confindustria Canavese
"Confindustria Canavese è convinta che riuscire a valorizzare la propria storia può servire non soltanto ad attrarre i turisti, ma indirettamente può anche permettere di attrarre capitali e investimenti, creare opportunità di business e promuovere l’insediamento di nuovi abitanti e nuove comunità. Mettere in risalto le produzioni e le aziende del territorio attraverso lo sviluppo di azioni di turismo industriale non è soltanto importante per conoscere la storia economica di un’area e sviluppare le specifiche attività turistiche, ma può risultare anche estremamente importante per le stesse imprese produttive e di servizi che in tali territori operano. Tale forma di turismo può rappresentare, cioè, un elemento distintivo, uno strumento per creare empatia con propri importanti clienti, fornitori o referenti di rilievo, per fare comprendere quanto sia bello, unico, attrattivo e interessante il luogo in cui esse hanno sede, così come sono belli, unici, attrattivi e interessanti i propri prodotti o servizi”.
Le conclusioni del Ministro Santanché
"La cultura industriale, che stiamo imparando a riscoprire, ci consente di toccare con mano, in prima persona, il tessuto stesso di cui è fatta la storia della nostra nazione; costituisce la nostra stessa identità, cosa l’Italia sa fare e cosa ci ha resi ciò che siamo. Grazie al turismo industriale si mantiene vivo il legame tra giovani e territorio, attraverso le realtà industriali che hanno costituito e costituiscono il cuore pulsante dell’economia italiana, il motore del Pil, lo strumento essenziale che ha permesso di creare e rendere grande nel mondo il marchio del “Made in Italy”. Made in Italy che si valorizza anche tramite l'apertura di musei industriali di brand storici che favoriscono il racconto della nostra Nazione attraverso un turismo mirato che rimette al centro la storia del secondo paese manifatturiero più grande d'Europa".