Da sinistra: Silvia Ghione, Giovanni Vietti e Giorgio Righini
Nei giorni scorsi il presidente dell'Unione Industriale Biellese, Giovanni Vietti, è intervenuto all'assemblea di Federmanager Biella. Accolto dal vice presidente e tesoriere di Federmanager, Giorgio Righini, e da Silvia Ghione, membro del direttivo, Vietti ha affrontato un tema importante per lo sviluppo dell’ecosistema manifatturiero locale: la crescita dell’industria turistica: "Sono convinto che il nostro territorio abbia una grande opportunità per valorizzare ciò che lo contraddistingue: nicchie di qualità che possono essere scoperte e apprezzare dai turisti di tutto il mondo. L'industria turistica, infatti, non va a sostituire ma a integrare il tessuto manifatturiero biellese" ha affermato.
"Il nostro turismo è caratterizzato da una diversità eccezionale, che è accomunata dal tratto distintivo dell’eccellenza, in ogni sua declinazione. Riuscire a valorizzarla è la nostra sfida e fare rete il nostro obiettivo - ha proseguito Vietti -. A questo scopo, nel 2016 è nata la Sezione Turismo e Cultura all’interno dell’Unione Industriale Biellese, presieduta da Laura Zegna. La Sezione riunisce le diverse espressioni del turismo biellese e crea un momento di confronto stabile fra il privato e il pubblico. Recentemente, inoltre, è nato il nuovo Osservatorio Turistico del Biellese, frutto del protocollo d’intesa siglato tra VisitPiemonte-Regional Marketing and Promotion, Unioncamere Piemonte, l’ATL Biella Valsesia Vercelli e la Fondazione BIellezza. Si tratta di uno strumento prezioso che potrà essere molto utile nell’analisi di dati che possano orientare le strategie di sviluppo del settore a livello locale".
L’importanza strategica dell’industria turistica
Lo sviluppo dell’industria turistica è uno degli obiettivi prioritari dell'Uib "perché va nella direzione di una sempre più ricca diversificazione che sta crescendo oltre alla monocultura industriale tessile - ha spiegato il presidente -, perché già possiamo contare su tratti distintivi che rappresentano un buon punto di partenza per potersi sviluppare in questo settore e perché abbiamo un patrimonio ancora nascosto che possiamo valorizzare costruendo una cultura diffusa dell’accoglienza. Per tutte queste ragioni, come Uib da tempo siamo al fianco dei principali attori locali (e non solo) per immaginare e supportare lo sviluppo del territorio. Uno su tutti, cito la Fondazione BIellezza, che abbiamo scelto di sostenere perché ha lo scopo di contribuire concretamente allo sviluppo futuro del biellese, in particolare attraverso un maggiore sviluppo della componente turistica e rimettendo al centro le persone e la loro qualità della vita, anche attraverso la formazione di operatori specializzati".
Il nodo delle Infrastrutture
Emersa con forza anche dalle domande che la platea di associati a Federmanager ha posto al presidente Uib a valle del suo intervento, la questione della carenza infrastrutturale biellese è stata centrale durante l'incontro: "Sviluppare il turismo significa aprire il territorio verso l’esterno, renderlo facilmente raggiungibile, ben collegato. La disponibilità di infrastrutture (strade, ferrovie, connettività) è dunque vitale e imprescindibile. Ancora una volta, purtroppo, devo ribadire che Biella è l’unico capoluogo di provincia piemontese che non ha un collegamento ferroviario diretto con Torino e con Milano. Anche nel confronto con altre città che non sono capoluogo, Biella resta una “Cenerentola”. E’ un grave handicap che necessita di una soluzione".