E' stato siglato giovedì 28 luglio in Prefettura il Protocollo d'Intesa per favorire l'inserimento socio lavorativo di richiedenti e titolari di protezione internazionale o speciale e di altri cittadini stranieri in condizioni di vulnerabilità, nonché degli sfollati ucraini, accolti nella rete delle strutture temporanee della Prefettura.
I firmatari
Gli obiettivi
Lo scopo dell'intesa, prima a livello nazionale e nata su stimolo dell'Unione Industriale, è favorire l'inserimento socio lavorativo dei beneficiari tramite la promozione di percorsi formativi ad hoc (dai corsi di lingua alla formazione sulla sicurezza) e delle opportunità di lavoro nei settori di intervento delle aziende aderenti alle associazioni di categoria firmatarie.
La finalità è duplice: raggiungere il massimo grado di efficienza del sistema di accoglienza, attraverso itinerari formativi e di avvio al lavoro dei richiedenti protezione internazionale, dei profughi afghani e degli sfollati ucraini, per agevolare il percorso di autonomia e di integrazione nel tessuto sociale territoriale; ottimizzare l'economia del territorio, favorendo il matching tra domanda e offerta di lavoro, così da rispondere ai fabbisogni delle imprese.
Le azioni
La cabina di regia
La cabina di regia costituita appositamente in Prefettura e composta da tutti i rappresentanti dei firmatari del Protocollo, si riunirà periodicamente per seguire l'attuazione del protocollo, individuare soluzioni ed eventuali criticità, monitorare lo sviluppo e gli esiti delle iniziative.
Le parole del direttore Uib, Pier Francesco Corcione
"Grazie al Prefetto, è stato possibile raggiungere questo importante risultato: e siamo il primo territorio a farlo. Questo Protocollo è una risposta, non solo alle richieste di personale da parte delle imprese ma è anche e soprattutto una risposta sociale: le associazioni come la nostra, oltre a rappresentare una categoria, hanno anche una forte responsabilità nei confronti del territorio".