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News - 21/07/2022

Turismo, i dati e il commento di Laura Zegna

"Il nostro territorio può attrarre nuovi turisti e nuove attività per lo sviluppo dell'industria del settore"

 

E' stato presentato nei giorni scorsi il nuovo Osservatorio Turistico del Biellese, frutto del protocollo d’intesa siglato tra VisitPiemonte-Regional Marketing and Promotion, Unioncamere Piemonte, l’ATL Biella Valsesia Vercelli e la Fondazione BIellezza. Sono tante le tipologie di analisi e gli strumenti che l’Osservatorio Turistico del Biellese elaborerà e metterà a disposizione nei prossimi mesi per monitorare il territorio: un vero e proprio “cruscotto integrato” sul modello di quello messo a punto dall’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte a livello regionale per produrre dati statistici, monitoraggio delle recensioni on-line e delle offerte delle OTA, indicatori di spesa e analisi della fruizione dei turisti sul territorio: dati e informazioni fondamentali ai fini della programmazione strategica territoriale di ampia visione e della misurazione dei risultati delle iniziative di sviluppo adottate.

 

Le parole di Laura Zegna

La presidente della Sezione Turismo e Cultura dell'Unione Industriale Biellese, Laura Zegna, commenta: "La nascita dell'Osservatorio è un'ottima notizia perché rappresenta uno strumento utilissimo e un punto di riferimento prezioso per il settore: grazie dunque a tutti coloro che si sono spesi per realizzarlo e sostenerlo".

Laura Zegna continua mettendo a fuoco le priorità dell'industria turistica locale: "Siamo consci che ci sia ancora molta strada da fare ma ci sono le premesse date dalle caratteristiche del nostro bel territorio, dalle nostre tradizioni e dalla nostra cultura. Il segreto a mio parere è lavorare insieme, facendo squadra sul territorio. Dobbiamo far crescere un'industria turistica che si sviluppi con l'eccellenza e la professionalità che già ci contraddistinguono nel settore tessile. Per farlo, dobbiamo puntare sulla qualità nell’accoglienza che implica una aggiornata formazione per chi già lavora nel settore, per stare al passo con la concorrenza di territori turistici molto più sviluppati di noi: la qualità della formazione  deve caratterizzare le nostre scuole del turismo a tutti i livelli (Alberghiero, Bona e Città Studi) per preparare i giovani a nuove professionalità turistiche".

"Il Biellese può essere attrattivo per il turismo - conclude Zegna - può attrarre nuovi turisti ma anche nuove attività che qui possono crescere e svilupparsi".

 

I dati dell'Osservatorio

Il settore ricettivo biellese rappresenta circa il 3% dell’offerta ricettiva regionale e, se pur nel 2021 abbia registrato un incremento rispetto all’anno precedente maggiore del tasso di crescita regionale, rispetto a 10 anni fa tale offerta è cresciuta meno del totale regionale e alle destinazioni piemontesi del Distretto dei Laghi e delle Langhe Monferrato Roero. La ricettività locale è caratterizzata da una maggioranza di strutture ricettive extralberghiere in cui emerge in particolare la qualifica di Bed & Breakfast, che rappresenta il 34% del totale strutture.

Nel 2021 sono stati registrati nel Biellese 81.362 arrivi e 188.785 presenze.

Il profilo demografico del turista nel Biellese, ricalca il profilo medio regionale con una distribuzione concentrata nelle fasce di età fra i 45 e 64 anni. Maggiore la presenza maschile nel settore alberghiero rispetto a quella femminile.

I principali mercati esteri per dinamica dei volumi transati sono Francia, Belgio, Germania, UK e Svizzera con picchi nei mesi estivi di luglio e agosto.  Lo scontrino medio settimanale per mercato varia tra il minimo del mercato UK pari a circa 27 euro al massimo del Belgio pari a circa 197 euro.

 

La filiera

In base ai dati dell'Osservatorio, la filiera turistica biellese in senso allargato conta a fine 2021 oltre 1.400 realtà imprenditoriali per circa 4.500 addetti complessivi. Si tratta di una fetta rilevante (pari all’8,3%) del tessuto produttivo complessivo della provincia. Le imprese della filiera si sono ridotte del 3,3% nel corso del 2021 rispetto al 2020. Il confronto con il decennio precedente (2021/2012) mostra, invece, un’espansione del 3,7%. Si tratta di aziende di micro dimensione (0-9 addetti) nel 94,4% dei casi che prediligono la forma giuridica della ditta individuale (43,3%) e della società di persone (35,4%).

Anche il mercato alternativo, rappresentato dalle strutture Airbnb, rileva un trend decrescente della numerosità nel breve periodo. 

Nonostante le difficoltà incontrate dalla filiera a causa delle restrizioni adottate per gestire la pandemia, il comparto turistico biellese in senso stretto (Alloggi + Ristorazione) produce il 2,6% del valore aggiunto provinciale, dato di poco inferiore a quello medio regionale (2,9%) e nettamente più basso rispetto alla media nazionale (3,8%).

L’importanza assunta, anche a livello prospettico, dal settore viene confermata dai risultati dell’indagine Excelsior, di fonte Unioncamere/ANPAL, sui fabbisogni occupazionali delle imprese, che evidenzia come tra i primi indirizzi di studio richiesti dalle aziende nella provincia si collochi, tra le scuole secondarie, quello relativo a turismo enogastronomia e ospitalità e, tra i diplomi professionali, l’indirizzo della ristorazione. Tra le professioni più richieste nei prossimi mesi nel biellese, infine, si rilevano cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici.

 

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