“I 180 milioni destinati la proroga della Cassa Covid per l’industria tessile fino al 31 dicembre 2021 sono un risultato importante, che garantisce la continuità dell’accesso alla cassa covid per tutto il 2021". Così Giancarlo Ormezzano, vice presidente dell'Unione Industriale Biellese con delega a Relazioni Industriali e Welfare, ha commentato sul Biellese il rifinanziamento della cig covid per il tessile per il 2021.
"Il settore tessile è stato fra i più colpiti dall’emergenza pandemica - ha aggiunto Ormezzano - e sta faticosamente risalendo la china: se, da un lato, il mercato è in ripresa, dall’altro, l’aumento dei costi delle materie prime e l’esorbitante rincaro di gas e energia, rischiano di rendere molto difficoltosi questi primi mesi dell’anno. L’auspicio è dunque che il supporto alle imprese possa continuare anche per il 2022, sperando di utilizzarlo in forma sempre minore”. Fra le variabili che incidono negativamente sulla ripresa c'è anche la grande difficoltà a reperire personale specializzato, ulteriore elemento che rende ancora più complessa la gestione della ripartenza.
Il rifinanziamento è stato definito con il "DL Fiscale/Lavoro" pubblicato in Gazzetta lo scorso 20 dicembre. La richiesta era stata inserita da SMI all’interno del dossier “Percorso per il Rilancio della Filiera Italiana del Tessile & Abbigliamento Italiano” insieme ad altri interventi strutturali da sviluppare in tre tempi consecutivi, con investimenti complessivi pari a 8 miliardi di euro. Il dossier è stato accolto positivamente nei mesi scorsi dal Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti e successivamente dai Parlamentari che ne hanno compreso l’importanza fondamentale per la tenuta della filiera, oggi messa in difficoltà anche dagli onerosi aumenti dei costi delle materie prime e delle fonti energetiche.
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