Da sinistra: Pier Francesco Corcione, Giovanni Vietti e Stefano Sanna
All'assemblea di Confindustria, venerdì scorso a Roma, ha partecipato anche la delegazione dell'Unione Industriale Biellese composta dal presidente, Giovanni Vietti, dal presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Uib, Stefano Sanna, e dal direttore Pier Francesco Corcione.
Nella relazione all'assemblea annuale, il presidente di Confindustria Carlo Bonomi ha scelto di concentrarsi sui valori che sono riferimento del Paese, della sua comunità civile ed economica, a partire da quello della democrazia: “La democrazia come valore universale - ha affermato - senza il quale non possono esserci né mercato, né impresa, né lavoro, né progresso economico e sociale, cuore di un sistema produttivo plurale e aperto, che ha reso la nostra economia una delle più avanzate al mondo. Principi che hanno nella Costituzione una stella polare e nel sistema imprenditoriale un protagonista”.
“Siamo convinti – ha detto - che le industrie siano fabbriche di coesione sociale, libertà, diritti e democrazia”. Nel corso del suo intervento Bonomi ha auspicato “riforme istituzionali condivise, che assicurino governabilità, competitività, inclusione sociale, evitando atteggiamenti divisivi”, e il Capo dello Stato deve “continuare ad essere garante della Costituzione, con la sua voce ferma a tutela dei principi della democrazia”.
L'intervento del Presidente Sergio Mattarella
Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, è intervenuto prendendo la parola per la prima volta in un’assemblea pubblica dell’Associazione, e di fronte ad un platea di quasi 2000 persone tra imprenditori e massime Autorità ed Istituzioni (leggi l'intervento integrale del Presidente della Repubblica).
I temi evidenziati dal presidente Bonomi
Sono stati quattro, in particolare, i capitoli su cui si è articolato il discorso del presidente nazionale, Carlo Bonomi: la sfida internazionale, quella europea, la vocazione delle imprese italiane, le riforme.
Per quanto riguarda i temi geopolitici, Bonomi ha affermato: “E’ il momento di costruire nuovi equilibri nel segno dei multipolarismo, un impegno necessario per le economie occidentali e i paesi del G7 a diventare partner affidabili dei paesi africani. Confindustria lavorerà in questa direzione quando l'Italia assumerà la presidenza del G7, affidandole auspicabilmente il coordinamento delle organizzazioni imprenditoriali”.
Sull’economia internazionale, sulle nuove necessarie alleanze da costruire e sull’Europa il Presidente è tornato anche in un’intervista con il Corriere della Sera: “Il quadro in questi anni è cambiato, con il Covid, la guerra e l'avvio della rivalità sinoamericana. Quello che mi preoccupa è che in Europa si sta cercando di dare risposte nazionali. E un'illusione pensare che qualcuno sia abbastanza forte da cavarsela da solo”.