News - 10/06/2021
Il TGR Piemonte, nell'edizione itinerante di sabato scorso, è tornato a Biella. In diretta dagli spazi dell'ex lanificio Maurizio Sella, fra i temi trattati l'avanzamento del piano vaccinale anche grazie al centro vaccinale del Gruppo Sella, l'opportunità di un nuovo investimento a Gaglianico e la situazione del distretto.
Su questo ultimo punto è intervenuto il presidente dell'Unione Industriale Biellese, Giovanni Vietti: "Prevedere il futuro è sempre molto difficile ma ci sono dati incoraggianti. Già nel primo trimestre 2021 pur avendo una produzione industriale ancora in calo rispetto all'anno scorso, si intravedono performance all'insegna della tenuta, o addirittura di crescita, da parte di diversi settori industriali. Ritengo quindi che, grazie alla diversificazione del tessuto manifatturiero, la ripresa potrà migliorare nel secondo trimestre dell'anno trainata dal buon andamento di settori quali l'industria meccanica, che nel primo trimestre ha segnato +9%, o il settore alimentare, che ha segnato +5%, mentre la situazione del settore tessile continua ad essere complessa e in area negativa".
L'indagine sull'industria manifatturiera
Nel trimestre gennaio-marzo 2021, l'indagine della Camera di Commercio di Biella e Vercelli, Novara e Vco sull’industria manifatturiera piemontese ha evidenziato risultati eterogenei nei territori che costituiscono il quadrante orientale, con una media regionale che vede la produzione industriale in crescita del +5% rispetto al primo trimestre 2020 e il fatturato in aumento del +6,2%. Sotto il profilo settoriale, la moda è il comparto manifatturiero che ha maggiormente sofferto della recessione legata all’emergenza sanitaria, subendone gli effetti anche nel corso del primo trimestre dell’anno. Questo spiega i dati non incoraggianti dei territori dove il tessile-abbigliamento ha maggior peso, come Vercelli, dove sia la produzione sia il fatturato mostrano una sostanziale stabilità rispetto al primo trimestre del 2020 (rispettivamente +0,4% e +0,3%), e soprattutto Biella, che vede produzione e fatturato in calo rispettivamente del -2,5% e -1,8%.
I dati di Biella
Nel primo trimestre dell’anno il sistema manifatturiero biellese registra un calo globale della produzione industriale, con forti differenziazioni tra i diversi comparti. Nel periodo gennaio-marzo 2021 la variazione della produzione industriale rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente è stata pari al -2,5%. E' l'unico dato in calo tra le province del Piemonte.
Sono alcuni comparti della filiera del tessile, in particolare, a presentare i dati più preoccupanti, con un crollo della produzione industriale del -18% della tessitura e del -8% per il finissaggio. Solo in leggero calo la filatura, in discesa del -1,7%, mentre le altre industrie tessili segnano un incoraggiante +9,2%. Positivo anche il dato sulla produzione per le altre industrie (+4%) e per la meccanica, che mette a segno il miglior risultato in ambito provinciale (+9,3%).
Per quanto riguarda le commesse risultano in leggero aumento gli ordinativi provenienti dal mercato interno (+1,9%), mentre appaiono in calo quelli del mercato estero (-3,3%). Anche sul fronte della domanda esistono forti differenze tra i comparti, con la tessitura ed il finissaggio con previsioni a tinte fosche. Inevitabile, visto il perdurare della crisi produttiva, il calo del fatturato totale (-1,8%) e di quello estero (-15,7%).
Guarda l'edizione del TGR Piemonte itinerante, in collegamento da Biella.