News - 17/09/2021
"Come Confindustria e come Associazione, siamo stati fra i primi ad applicare in maniera molto rigorosa i protocolli anti covid nelle aziende: tali protocolli definiscono una serie di vincoli tesi ad arginare la possibilità di contagio. Il vaccino rappresenta una delle soluzioni per arginare la diffusione del contagio. Adottare quindi l'obbligo del green pass anche in azienda, certificato che si ottiene non solo con la vaccinazione ma anche con l'esito negativo del tampone effettuato nelle 48 ore precedenti, potrebbe quindi rientrare normalmente all'interno dei protocolli". Questa, in sintesi, la posizione ribadita da Pier Francesco Corcione, direttore dell'Unione Industriale Biellese, alle telecamere di ReteBiella, poche ore prima che il Governo definisse l'obbligo di green pass per i lavoratori del settore pubblico e privato a partire dal 15 ottobre prossimo.
Può ottenere la certificazione verde chi è stato vaccinato contro il Covid-19 oppure ha ottenuto un risultato negativo al test molecolare/antigenico oppure è guarito da Covid-19.
Sulla questione rispetto al costo dei tamponi, il direttore Uib precisa intanto che si tratta di una decisione presa a livello di "politica sociale" che evidentemente spetta al Governo, ma ribadisce l'opinione delle imprese: "Al netto dei soggetti fragili che sono impossibilitati a fare il vaccino e che vanno tutelati, l'onere di pagare i tamponi dovrebbe spettare ai singoli, non certo alle aziende".
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