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Comunicato Stampa - 24/11/2017

Muovere, il museo virtuale delle opere restaurate

Il progetto “Muovere - Museo virtuale delle opere restaurate”, e il libro E20progettieditore, verranno presentati venerdì 30 novembre alle ore 16 a Palazzo Gromo Losa (Biella Piazzo) nell'ambito delle manifestazioni programmate per il 25° anniversario della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella.
Il progetto, sviluppato dal DocBi in sinergia con il Ministero del Beni Culturali grazie anche ad una specifica convenzione, è stato infatti sostenuto dalla Fondazione stessa che, assieme a numerosi altri sponsor (amministrazioni, enti, imprese, privati), ha reso possibile la realizzazione degli oltre 200 restauri promossi dall'associazione nell'arco dei trent'anni della propria attività.
I beni culturali oggetto di restauro sono i più vari e diversi: oltre a decine di opere d'arte di particolare rilievo - quali ad esempio il polittico di Bernardino Lanino di Campiglia Cervo, oppure l'altare policromo e dorato di Bartolomeo Tiberino ricollocato nel palazzo dei Principi di Masserano, o ancora la splendida Madonna del Carmine scolpita da Giovanni Mainoldo nel 1718 che si può ammirare nella parrocchiale di Matrice di Trivero - sono stati restaurati beni culturali di vario genere. Tra questi vi sono le opere prodotte dalla devozione popolare: ex voto, dipinti murali, piloni votivi, alcuni oratori, ma anche i beni connessi al patrimonio industriale, dalla “Fabbrica della ruota” al macchinario tessile, alle bandiere del lavoro, ecc.
Non mancano esempi di recupero di edifici di particolare rilievo, come la chiesa di San Germano a Tollegno, e di beni di valore ambientale, come nel caso dei sentieri del lavoro, dei grandi alberi di castagno oppure del pascolo dell'alpe Peccia.
È pertanto possibile parlare di "restauro del territorio", dal momento che l'insieme dei vari interventi contribuisce a ricomporne l'integrità.
Il progetto ha comportato il coinvolgimento di decine di restauratori, specialisti nei vari settori. Accanto ai più celebrati, come nel caso di Pinin Brambilla Barcilon che ha restaurato anche l'Ultima cena di Leonardo, vi sono vari giovani biellesi ai quali è stata offerta l'occasione di dimostrare la loro professionalità.
La seconda fase del progetto prevede la messa in valore di tale patrimonio favorendone la conoscenza e la fruizione, con l'intento di promuovere lo sviluppo del turismo culturale in un'area periferica qual è appunto quella della provincia di Biella. Tale intento è in linea con quanto più volte dichiarato dal ministro Dario Franceschini, il quale ritiene indispensabile e urgente indirizzare i flussi turistici verso le aree meno conosciute del territorio nazionale anche per ridurre il carico ormai insostenibile che minaccia l'integrità delle più note città d'arte. Il Biellese ha le carte in regola per inserirsi in questa prospettiva.
Dopo i saluti da parte del Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella Franco Ferraris e degli altri rappresentanti delle Istituzioni, è previsto l'intervento della Soprintendente Manuela Salvitti, cui farà seguito l'introduzione di Giovanni Vachino per conto del DocBi.
I curatori della pubblicazione (Franco Gualano, Vittorio Natale, Cristina Natoli, Gabriella Pantò, Sofia Villano) proporranno un’analisi di alcune delle particolarità del libro e dei suoi contenuti.
Seguirà la presentazione del bando “A regola d'arte 2018” della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella a cura di Andrea Quaregna e di Alberto Panzanelli.

INFO: DocBi - Centro Studi Biellesi


Sito di provenienza: Unione Industriale Biellese - https://www.ui.biella.it