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Storia d'impresa - 03/12/2020

Robinson Academy sul podio del Premio Eccellenza Duale per il secondo anno consecutivo

Il progetto raccontato dall'ad Franco Borlo

 

Con il progetto “Robinson Academy” realizzato in collaborazione con l’ITC “E. Bona”, l’azienda biellese Robinson riesce a conquistare, per il secondo anno consecutivo, il podio del Premio Eccellenza Duale”, confermando a livello nazionale il valore dell’iniziativa che coinvolge l’impresa e la scuola. Il Concorso è volto a valorizzare le aziende impegnate in Italia nella realizzazione di progetti di formazione “dual”, cioè di formazione svolta da Aziende private in collaborazione con Scuole, Centri e Istituti di Formazione. 

 

Lo scorso anno, Robison era stata selezionata fra i tre finalisti del premio nella categoria “Alternanza Scuola-Lavoro” con il progetto realizzato insieme all’I.I.S. Q. Sella di Biella. In questa edizione, l'azienda biellese è stata nuovamente indicata tra i finalisti per la categoria "Eccellenza Duale"

 

A raccontare il progetto di Robinson Academy è l'ad Franco Borlo.

 

Quali sono i motivi e gli scopi per cui Robinson ha scelto di realizzare il progetto Duale?

La scelta del progetto Duale nasce innanzitutto dall'esigenza primaria di potenziare il nostro team di sviluppo software rispettando un principio cardine della nostra azienda, che “ci vieta di intaccare risorse di altre aziende del territorio”. Inoltre abbiamo voluto esplorare una modalità nuova da affiancare all’Alternanza scuola-lavoro, creando e rafforzando un legame di esperienza e partnership con un apprezzato Istituto Scolastico del Territorio. Ora, dopo aver sototlineato ancora una volta il ruolo di Robinson come azienda esempio di innovazione, puntiamo al prossimo e più imporntante traguardo: il progetto 2021 di Scuola d’Impresa, un “momento” di sintesi di varie esperienze che mira a creare un concreto di “Ecosistema” tra Azienda e Istituti Superiori Tecnici e Commerciali che riesca generare risorse orientate all’innovazione: indispensabili per Robinson, ma anche utili alle PMI del Territorio.

 

Quali aspetti del di Robinson Academy potrebbero essere presi a modello e trasferiti in altri contesti aziendali?

Riteniamo che un progetto duale possa coinvolgere in modo trasversale ogni azienda. Il nostro modello, infatti, si basa innanzitutto sulla condivisione da parte della struttura che vede nel progetto un valore dal punto di vista tecnico per l’azienda e dal punto di vista generale per il territorio. Inoltre questo modello risponde alla concreta esigenza di crescita e sviluppo dell’azienda. Più nel dettaglio, l’allievo deve poter svolgere compiti concreti ed integrati nell’attività dell’azienda, così da sentirsi parte attiva. E' importante per la buona riuscita l’affiancamento da parte di figure che rappresentano un esempio affine all’esperienza che sta vivendo il ragazzo, oltre ad una selezione molto accurata dei soggetti partecipanti.

 

Quali aspetti rendono il vostro progetto particolare e diverso da tutti gli altri?

Il nostro modello è frutto di successive esperienze e di progressivi adattamenti che derivano da un percorso che dura da 29 anni e che attraverso oltre 80 tra stage e progetti Alternanza scuola-lavoro (di durata da 1 a 9 mesi) ha formato tutte le proprie risorse e una parte di risorse inserite presso aziende del Territorio. In questo progetto abbiam declinato tutte le esperienze positive pregresse, collimandole con i parametri specifici “Duali”. Non è il punto di arrivo, ma costituisce l’elemento mancante per giungere al nostro prossimo obiettivo rappresentato dalla “Academy-Scuola d’Impresa” che vorremmo attivare per i neo diplomati 2020, post Covid, che non hanno potuto partecipare all'attività in questi ultimi mesi.

 

Che cosa rende il vostro progetto una “eccellenza duale”?

In primo luogo, l'allievo cresce come persona, acquisendo una sicurezza ed autostima di assoluto valore personale oltre ad uno standing professionale spendibile ora ed in futuro. grazie al progetto è stato possibile generare anche una notevole ricaduta positiva e di stimolo fra i suoi coetanei, in classe e nei momenti di rientro a scuola. Inoltre siamo dimostrando in modo concreto che sono possibili (oltre che auspicabili) investimenti del genere da parte delle aziende, che rappresentano un valore per l’azienda, per il territorio e che contribuiscono a chiarire le scelte sul futuro lavorativo da parte dei ragazzi e delle loro delle famiglie. Un progetto che pone la formazione come mezzo e non come fine ritengo segni una differenza che in futuro auspichiamo possa attrarre l’attenzione delle Istituzioni e della Pubblica Amministrazione.

 

Quali caratteristiche del vostro progetto o strategie messe in pratica riguardano aspetti di digitalizzazione e innovazione dei processi lavorativi?

L’essenza stessa della nostra attività riguarda la “digitalizzazione e innovazione dei processi aziendali”. L’attività prevalente di Robinson è quella di promuovere e realizzare nelle PMI sistemi informativi tali da innovare i processi, attraverso la digitalizzazione, aumentando l’interazione tra gli operatori stessi e con le macchine, aumentandone l’efficienza ed il controllo. Il team di sviluppo in cui è inserito l’allievo sviluppa Sistemi Informativi che diano all’utente la consapevolezza che ciascuno operi come anello di una unica catena del valore interna ai processi aziendali e in una ottica più estesa in cui l’azienda stessa sia un anello della supply-chain di appartenenza.

 

Quali sfide, difficoltà o imprevisti ha dovuto affrontare la vostra azienda nella gestione del progetto, anche con riferimento all'emergenza sanitaria?

L’abitudine e l’attitudine di Robinson a formare internamente le proprie risorse umane, hanno generato negli anni una “normalità” operativa che facilita l’iter dei progetti di formazione.  L’emergenza sanitaria ha paradossalmente facilitato la formazione in azienda sotto vari punti di vista. L'adesione di colleghi allo smart working ha permesso di avere in azienda spazi di distanziamento tali da ospitare in sicurezza l’allievo, che ha potuto godere di una particolare attenzione da parte del tutor tecnico (costantemente presente) e dei singoli colleghi che si sono susseguiti nei turni di alternanza in sede. Inoltre la dotazione tecnica aziendale ha consentito all’allievo di seguire al meglio le lezioni a distanza organizzate dal proprio Istituto, in continuità con le attività aziendali.

 

 

 

Sito di provenienza: Unione Industriale Biellese - https://www.ui.biella.it